Sento il sapore del mio sangue in bocca…non sento più dolore, li vedo, li sento, vedo i sorrisi e i calci vedo tutto ma non sento dolore, non sento niente: va bene, va bene così.
«Papà giochiamo»
«Sono stanco Piero… aspetta, dopo».
Non so se era una vita migliore, per tanti si, per Laura sicuramente, e poi…perdi tutto lentamente giorno dopo giorno, inesorabilmente.
I colpi arrivano io rido con loro, Abdul è scappato, credo, bene.
Dopo la fortuna dell’arrivo la tragedia della strada, è riuscito a scappare, credo.
Ogni tanto sento dolore, è quando non ricordo di essere già morto.
«Ti piace la macchina nuova?»
«Sempre blu, così seriose uguali, cambia qualche volta».
Sento il mio sangue che mi bagna, sono felice, questa notte, forse, lo spero! Finirà tutto.
Il volto di quei ragazzi è feroce , cattivo e sorridente…non capisco…parlano, urlano ma non li sento.
Mio Dio!!.. Sto morendo? Ho paura, ma…è la fine di tutto, bene va bene così.
«Presto, lo stanno ammazzando aiuto…»
Lo so, sto morendo, cerco di capire perché sono felice , tante volte ho pensato che togliermi la vita sarebbe stato facile, ma la vita non è un nastro che riavvolgi, non torni indietro, annullerei domani che non ha nessuna importanza…ma il passato? Rimarrebbe indistruttibile, monolite di vergogna e fallimento. È quello che vorrei annullare, distruggere, annegare, ammazzare…e allora! Perché ora sono felice di morire? Forse è come dire : io non l’ho fatto!…O forse è immaginare le parole di qualcuno che ritorna amico e ti dona il suo perdono… In fondo sai…forse morire così può essere il mio unico momento di vita…troppi forse, troppi dubbi, forse perché ho perso…ed in fondo non m’importa… Dio che dolore!!! Il mio cuore scoppia, non mi rimpiangerà nessuno e tutti tireranno un sospiro di sollievo.
«È morto…finalmente».
Niente più sensi di colpa niente, più niente ed io niente, mai niente.
Mi sento bagnare un odore forte ottenebra i miei sensi…Nooooo è senza senso, vogliono bruciarmi, incenerirmi o forse vogliono leggere il terrore nei miei occhi, infiammano un accendino, parlano ma non capisco quello che dicono, i loro volti sono sorridenti ma tesi, quasi avessero loro paura per quello che stanno per fare.
« Fallo dai, fallo» sento la mia voce che li incita che li sfida purché trovino il coraggio….
Dio aiutami… Le fiamme mi avvolgono, brucio, il respiro mi manca. Mi vedo rotolare per terra urlante, ma non sembro io, ho la sensazione di averla già vissuta questa cosa. L’odore acre della mia carne che brucia mi soffoca, vedo tanta gente che urla una coperta mi viene sbattuta addosso.
Ma che cazzo fanno? Vogliono salvarmi… «No, non serve» urlo. Poi il niente.
Bellissimo. Fa male per quanto è forte, ma scritto meravigliosamente…
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Grazie Marilena😊
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❤
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